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Nel corso del tempo l'uomo ha imparato a sfruttare le risorse idriche - seppur modeste - di cui disponeva, studiando efficienti sistemi di raccolta e, nel caso delle piccole isole del Mediterraneo, ottimizzando il territorio ristretto e i tetti di quelle case multicolori e bianche che puntinano le coste. In alcuni contesti insulari, le soluzioni tradizionali di raccolta dell'acqua non sono oggi sufficienti a soddisfare le richieste del periodo estivo sia per la scarsità delle precipitazioni durante il corso dell'anno, sia per la perdita di metodi e conoscenze del passato. Nelle isole, come in molte località turistiche, il fabbisogno idrico individuale è significativamente aumentato in termini quantitativi e qualitativi dal secondo dopoguerra in poi: nel complesso è cresciuta la percentuale di acqua impiegata in usi domestici, soprattutto a causa del turismo stagionale, portando gli attori locali a dover risolvere una serie di questioni di governance. L'acqua nelle piccole isole del Mediterraneo e, nello specifico, nell'isola di Ponza è al centro del libro, che permette di profilare un panorama della situazione idrica mediterranea e, al tempo stesso, di compiere una lettura di lungo periodo in un territorio insulare dalla consistente sedimentazione storica, divenuto oggi a forte vocazione turistica.