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Chiunque legga un testo, per quanto lo faccia in solitudine, non è mai veramente solo: le letture precedenti continuano a influenzarlo e, in qualsiasi modo si comporti, si riferisce, magari senza saperlo, a metodi già invalsi. Al contempo ogni lettore è responsabile di far esistere il testo una volta di più: lo voglia o no, è un nuovo critico. Ma qual è il compito della critica? Deve limitarsi a un supporto "leggero", quanto basta ad agevolare la comprensione? Oppure deve emettere un giudizio? E ancora: c'è in quel che dice la critica qualcosa di "oggettivo", oppure vi predomina un particolare punto di vista? Questo volume - che si presenta nella sua terza edizione, riveduta e aggiornata - è destinato a tutti coloro, studenti universitari, specialisti o semplici appassionati, che si interrogano sulle finalità e sul modo di trattare la letteratura. Vi si trova descritto, con una puntuale disamina degli aspetti propositivi e programmatici, l'arco evolutivo delle teorie della critica letteraria, dalle origini, passando per i grandi metodi del Novecento, fino alle recentissime tendenze attuali legate all'informatica e alle neuroscienze. Gli apparati bibliografici e gli indici rendono il libro non solo un valido strumento di informazione ma anche un punto di partenza per ulteriori approfondimenti. Una guida e, nello stesso tempo, un invito alla riflessione per orientare il lettore tra le diverse proposte e consentirgli un consapevole rapporto con il testo letterario.