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I contributi raccolti nel volume ricollocano la figura di Gramsci nel quadro degli anni Venti e Trenta e consentono di esplorarne l'originalità alla luce del dialogo intrattenuto con le multiformi prospettive del comunismo del suo tempo. "Tradurre" il bolscevismo in Occidente, pensare il rapporto tra democrazia di massa e comunismo, analizzare le trasformazioni dell'ordine mondiale comprendendo alla luce di esse il fascismo: attorno a questi e altri compiti si incentrò la sua opera politica e intellettuale. Si ripercorrono così passaggi decisivi della biografia politica gramsciana: la Grande guerra, il movimento consiliare, l'esperienza cosmopolita a Mosca, fino agli ultimi anni precedenti alla prigionia, caratterizzati dalla conquista della leadership del Partito comunista d'Italia nel contesto della crisi creatasi nel gruppo dirigente bolscevico dopo la morte di Lenin. I saggi forniscono inoltre molteplici chiavi di lettura utili a comprendere i suoi scritti carcerari, la cui elaborazione apparirà più chiara alla luce delle esperienze maturate da Gramsci tra il 1914 e il 1926.