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Drammaturgo tra i più interessanti dell'ultimo decennio, Sulayman Al Bassam, di madre inglese e padre kuwaitiano, vive in'un equilibrio non sempre facile tra Europa e mondo arabo, proponendo le sue produzioni dagli USA all'Australia, dal Medio all'Estremo Oriente, dal Regno Unito alla Francia. Il teatro di Shakespeare, fonte di ispirazione ricca e produttiva, prende nuova vita nelle sue opere, in particolare la trilogia da cui sono tratti "The Al-Hamlet Summit" e "Richard III. An Arab Tragedy", qui proposti nella prima traduzione italiana. Inseriti nell'universo politico del ma secolo, i cui eventi hanno riscritto, in chiave tragica e conflittuale, la storia del mondo arabo e occidentale, i due drammi si propongono come ponte ideale tra due mondi e due epoche, e cercano il loro senso profondo nella costruzione di un percorso di conoscenza e comprensione. I saggi introduttivi tracciano, per linee essenziali, il profilo di sensibilità culturali diverse e si interrogano sui valori da preservare nel passaggio di lingua e di cultura.