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Nel Novecento la storia del Risorgimento è stata terreno di scontro tra gruppi politici, partiti, movimenti e studiosi. Ne è risultata una memoria "a tempo", una rappresentazione che si modifica regolarmente col cambiare dell'ordine politico, recando con sé una concezione assai mutevole di categorie come "eroismo" e "patriottismo". Basandosi su fondi archivistici solo in parte riordinati ed effettuando un sondaggio sistematico sui tomi del Dizionario del Risorgimento nazionale, Il Risorgimento italiano e Dizionario biografico degli Italiani, l'autrice ricostruisce trame e riflessioni, petizioni di principiò e imperativi esterni che contribuirono a dar forma a tre narrazioni del processo fondativo dello Stato unitario poco distanti nel tempo, ma assolutamente incommensurabili tra loro per approccio scientifico e posizioni ideologiche. Alcuni fili della storiografia e della memoria nazionale, peraltro, sono rimasti vitali da inizio a fine Novecento, pur spezzati a tratti dall'elaborazione di epoca fascista. Continuità e discontinuità - di idee, ma anche di studiosi - si contendono la scena, contribuendo a restituire un'immagine assai stratificata e spesso lacerata della memoria nazionale.