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C'è un Manzoni filosofo del linguaggio, pienamente inserito nel contesto europeo, quasi del tutto sconosciuto sia al mondo scientifico sia al grande pubblico e che merita di essere portato alla luce. Le riflessioni di filosofia del linguaggio di Manzoni sono disseminate nella selva di note, frammenti e appunti del Della lingua italiana, qui per la prima volta affrontati entro uno sguardo testuale organico e accompagnato da un commento critico. Il saldo fil rouge teoretico conduce dalla semantica dei sostantivi all'ontologia del linguaggio, alle riflessioni sulle lingue e sul loro divenire, alla grande questione dell'origine del linguaggio, per finire con il ruolo dei traslati nel processo conoscitivo. Con questo volume si riguadagna alla storia della filosofia un pensatore ancora spesso percepito, a causa dell'eredità crociana e di eccessive settorializzazioni disciplinari, solo come un letterato.