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Nonostante i grandi cambiamenti avvenuti nel sistema politico italiano a partire dagli anni Novanta, l'opposizione parlamentare non è mai riuscita a completare la propria evoluzione in senso maggioritario. Si è passati, infatti, da un'opposizione "dimezzata" - quella della prima repubblica, durante la quale il principale partito di minoranza, il PCI, svolgeva il suo compito solo a metà, non potendo porsi come effettiva alternativa al governo in carica - a un'opposizione "incompiuta". Questo sia per mancanza di volontà politica da parte degli stessi attori partitici, sia a causa del processo di delegittimazione reciproca fra i due schieramenti cominciato con la discesa in campo di Silvio Berlusconi. Le cose non sono cambiate neppure alla fine della fase di alternanza che è coincisa con il successo politico dell'ex Cavaliere. Con il governo tecnico del 2011 si è tornati, infatti, a una configurazione parlamentare di tipo consensuale, che ha fatto emergere varie crepe all'interno delle due coalizioni. Il volume ripercorre le principali fasi dell'era bipolare, esplorando le ragioni della mancata svolta in senso maggioritario dell'opposizione parlamentare, e affronta poi l'ingresso nell'arena parlamentare del Movimento 5 Stelle, cercando di comprendere se, a partire dal 2013, ci troviamo di fronte ad un "nuovo" tipo di opposizione e, se è così, con quali conseguenze per la competizione partitica nel suo complesso.