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Il libro propone una riflessione sul rapporto che lega il cinema alla filosofia. Individua, infatti, delle risposte che appartengono alla storia del pensiero filosofico partendo dall'esperienza visiva, emotiva e cognitiva offerta da film particolarmente significativi. Alcune pellicole analizzate in questa chiave sono ormai dei classici, come, per esempio, le opere di Alfred Hitchcock e di Stanley Kubrick; altre, invece, sono più recenti, come "Hereafter" (2010) di Clint Eastwood, "A Dangerous Method" (2011) di David Cronenberg o "Interstellar" (2014) di Christopher Nolan. I film sono discussi all'interno di capitoli che corrispondono alle varie discipline filosofiche, come la metafisica, l'etica, l'estetica, la gnoseologia, la filosofia della mente e la filosofia della scienza. Un'ampia parte è dedicata anche alla relazione tra cinema, psicoanalisi e psicologia analitica.