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A un decennio dalla candidatura di Milano a sede per l'Expo 2015 e a un anno dalla conclusione dell'evento, il libro propone una cronaca e un primo bilancio dell'esperienza. Esso nasce dall'intenzione di esercitare un monitoraggio in corso d'opera del processo, con l'ambizione di contribuire a una riflessione più ampia sull'impatto dei grandi eventi nelle trasformazioni urbane e sulle pratiche straordinarie di intervento pubblico nel nostro paese. Il periodo in cui si è deciso, preparato e realizzato l'Expo 2015 ha visto grandi mutamenti strutturali e oggi risulta quanto mai interessante - in una fase di impegnative riforme dell'amministrazione dello Stato - cogliere i nodi critici della "straordinarietà" per rivalutare una prospettiva di "normalizzazione", non generica e non banale, di costruzione dell'agenda urbana. Su questa tesi di fondo vengono interrogati alcuni dei principali protagonisti del processo, il cui ascolto allontana dalle facili retoriche che accompagnano da sempre i grandi eventi e che ne oscurano spesso i profili più rilevanti.