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Il 2015 è stato l'anno dei bilanci e delle promesse: per avere un ruolo credibile e positivo nel mondo l'Italia deve fare bene anche quando si tratta di scelte di politica nazionale. E rafforzare e qualificare la politica internazionale del nostro paese è una questione che riguarda tutti. Il 2016 sarà forse l'anno più difficile per il processo di riforma della cooperazione italiana, che, lungi dal potersi completare in pochi mesi, dovrà però accelerare il passo. Il tutto in un contesto segnato dalla più grave crisi economica e finanziaria dal secondo dopoguerra, che ha visto la povertà in Europa crescere anziché diminuire. Non solo: è il sistema Italia in particolare a non funzionare, visto che i fenomeni di impoverimento si sono fatti sentire più che in altri paesi. Per questo diviene centrale un approccio olistico alla povertà, che insieme all'analisi delle politiche di cooperazione internazionale affronti il nodo delle misure per superare le sfide della crisi sociale sul piano nazionale.