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Facendo capo alla critica letteraria e alle teorie sviluppatesi nell'ambito dei Gender Studies e dei Black British Studies, il volume indaga le sperimentazioni formali e le specificità tematiche che fanno della narrativa di Bernardine Evaristo, scrittrice e teorica inglese, uno dei casi più originali dell'attuale panorama letterario britannico. Donne di etnia mista, adolescenti neri e omosessuali caraibici nella Londra contemporanea, imperatori libici e amanti sudanesi nella Britannia romana, africani dell'Europa moderna, schiave bianche in metropoli distopiche: dai romanzi emergono così modelli identitari segnati da complesse relazioni di genere ed etnico-razziali attraverso cui la scrittrice, con singolari soluzioni stilistiche, dà voce alle (micro)storie non narrate del presente britannico e della Storia europea. Lungo un'articolata operazione trasformativa di rivisitazione di discorsività dominanti, la Evaristo infatti immette negli attuali circuiti rappresentativi una presenza etnica nera - sovente ricostruita su basi storiche documentate - che ritrae come costitutiva dell'identità culturale europea.