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Come è stato pensato lo spazio nella politica e nella geografia? Come riflettevano sul territorio e sulla sovranità i protagonisti della politica e gli uomini di cultura? Quali mappe geopolitiche hanno costruito e come si costituisce l'immaginazione geopolitica del mondo tra Otto e Novecento? A partire da questi interrogativi, il libro analizza criticamente alcuni spazi immaginari, visioni politiche e geopolitiche, individuando tre punti di snodo del paradigma geopolitico - nazionale, imperialista, globalista - che vengono posti in stretta relazione con le rispettive forme di potere e di egemonia politica mondiale. Il libro ricostruisce i rapporti e gli intrecci fra la geopolitica e il pensiero politico attraverso l'osservazione delle mappe mentali delineate nelle opere maggiori tra l'Otto e il Novecento. Emerge, così, l'immagine del mondo che è sottesa a parte della cultura tedesca e anglosassone e che influenza non solo l'opinione pubblica ma anche gli equilibri di potere internazionali.