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Tradotto per la prima volta in italiano, "Come vive la classe operaia" è una delle opere più importanti di Maurice Halbwachs, austero e poliedrico sociologo francese della prima metà del Novecento. Il libro tratta dei comportamenti di consumo degli operai tedeschi di fine Ottocento. In maniera assolutamente originale, l'autore interpreta qui il consumo come un mezzo per fondare l'appartenenza di classe sulle condizioni di vita e di lavoro, cioè su un sistema di rappresentazioni collettive, e non soltanto sul reddito o la professione. In questo senso acquisisce pieno significato la sorprendente gerarchia dei bisogni che questa ricerca stabilisce. Gli operai, stretti dalle necessità della vita di fabbrica e omologati dalla tuta blu, non pensano soltanto a soddisfare i loro bisogni primari, ma hanno a cuore anche e soprattutto la loro immagine sociale alla quale dedicano una parte consistente delle risorse economiche di cui dispongono e che usano come uno strumento per riappropriarsi della propria identità sociale. Un libro che ha segnato la storia della sociologia dei consumi dandole un metodo e un rigore insuperati ancora oggi.