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"'Da un momento all'altro, un uomo raddrizza la testa, fiuta, ascolta, considera, riconosce la sua posizione: pensa, sospira, e, prendendo l'orologio dalla tasca collocata contro la costola, guarda l'ora. Dove sono? e Che ora è? Ecco, fra noi e il mondo, la domanda inesauribile'. Inesauribile, perché l'ora e il luogo mutano incessantemente, ma soprattutto perché la domanda che sorge qui non mira, in fondo, a sapere in quale luogo di uno spazio, preso come dato, e a quale ora di un tempo, preso come dato, noi ci troviamo, ma anzitutto qual è questo nostro vincolo indistruttibile con le ore e i luoghi, questo perpetuo rilevamento sulle cose, questa installazione continua fra di esse, in virtù della quale, primariamente, è necessario che io inerisca a un tempo, a un luogo, quali che siano." (Merleau-Ponty)