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Nel corso dell'ultimo ventennio le scienze sociali si sono interrogate in modo diffuso sulle forme di convivenza e sulle trasformazioni provocate dalla presenza dei migranti nella società italiana. Minore attenzione è stata invece prestata ai cambiamenti che hanno attraversato i paesi di origine di tali migranti. I saggi qui presentati indagano, a ventanni dalla caduta del muro di Berlino, le ricadute economiche e sociali delle trasformazioni che hanno interessato alcuni paesi dell'Europa centro-orientale - in particolare la Moldova, la Romania e l'Ucraina -, caratterizzati da consistenti flussi di emigrazione verso l'estero, da investimenti stranieri, da migrazioni di ritorno e dal lento emergere di un'immigrazione verso questi stessi paesi. La ricerca condotta sul campo da antropologi e sociologi offre così una lettura di quanto accade nei paesi di origine mettendo in luce le nuove modalità di sistemazione sociale ed economica.