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Le vicende di Tristano e Isotta, dell'eroico nipote di re Marco di Cornovaglia e della bella principessa irlandese, hanno goduto di una popolarità pari a quella dei cavalieri di re Artù e di Lancillotto e Ginevra, diffondendosi in tutta Europa. Quella di Eilhart von Oberg ne è la prima versione medievale tedesca. Datata al 1170-1190 circa, è di sicuro valore filologico poiché è l'unica versione della vicenda tristaniana ad esserci giunta integra in due manoscritti del XV secolo e ad essere con ogni probabilità la sola a rifarsi al testo originale, perduto, noto come Estoire. La vivacità della narrazione, la bellezza dei dialoghi, l'attenzione alla psicologia dei personaggi e l'abilità dimostrata dall'autore nella commedia dell'intreccio e dell'equivoco entusiasmano il lettore. Caratterizzato da un linguaggio stringato e conciso e da un stile rapido e incalzante, il poema di Eilhart è stato a lungo messo in ombra dall'opera, di tutt'altro spessore, del più tardo Gottfried von Straßburg. Attento ai particolari e curato nei dettagli, Eilhart muove i protagonisti del suo romanzo di Tristano sullo sfondo di un grande affresco, mettendo potentemente in luce la dimensione guerriera della società nella quale il poema è stato composto, e offrendo al lettore uno spaccato di ambiente medievale e una caratterizzazione dei personaggi capaci di appassionare, ma anche di far riflettere.