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"Postcolonialismi": la forzatura sopportata dalla lingua nel consegnare un titolo a questo secondo fascicolo di "Politica & Società" è più frutto della necessità che non di un vezzo. Con la scelta del plurale intendiamo segnalare l'eterogeneità dei contributi proposti e la pluralità di punti di vista che un tema come questo sollecita e, in qualche misura, impone: quasi che discutere di postcolonialismo implicasse sempre anche un certo impegno nella sua definizione. È proprio con questa sfida che il numero prova a confrontarsi. Del resto, l'incontro tra un progetto come quello di "Politica & Società" e gli studi postcoloniali si mostra per più versi ineludibile: la decostruzione del discorso eurocentrico che questi hanno operato, in quasi tutti i domini delle scienze umane, invita a un confronto serrato con quella che si è rivelata una delle rivoluzioni epistemologiche più innovative e decisive della teoria negli ultimi anni. Una rivoluzione i cui effetti di realtà sui modi di pensare e praticare la politica aspettano ancora di essere accettati e discussi in questa parte di mondo.
