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Il volume propone percorsi di lettura intorno alla donna, prima oggetto e poi soggetto della scrittura, in una prospettiva filologica e critico-letteraria arricchita dai Gender Studies. Nel primo capitolo "Sguardi sulle donne, sguardi di donne" si leggono, fin dai fondamenti della tradizione letteraria italiana (Boccaccio), e attraverso la storia europea e americana (Margaret Fuller), le contraddizioni tra istanze di libertà e forme del dominio. Nel secondo "Una storia e una memoria da riscrivere" si considera la presenza di Simone Weil nelle autrici (Morante, Campo, Bachmann) che affrontano i problemi della responsabilità del male, della violenza, della guerra, della differenza. Nel terzo capitolo "La parola dell'altro, l'altro della parola" si esaminano i limiti e le illusioni della modernità (Pirandello, Saba) nelle opere di Sachs e Morante, coinvolte loro malgrado nella crisi della civiltà e del paradigma occidentali. Donne che hanno scelto consapevolmente un impervio e solitario itinerario, quello dell'eresia dell'intelligenza, dell'estremizzazione dell'amore, fuori dalle regole comuni, dai dogmi e dall'ordine costituito.