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In una società ricca ed opulenta gli uomini comprano costosi gadget per i propri pets, ma allontanano dagli occhi e dal cuore gli animali che mangiano o su cui sperimentano. Viviamo in una società che ricambia volentieri l'affetto dei "familiari a quattro zampe", ma sorprendentemente mantiene fermo il confine del pregiudizio sulle capacità emozionali o cognitive degli animali. Siamo portati a compiere scelte tra il nostro ed il loro benessere pensando soprattutto alle nostre innumerevoli esigenze. Nel volume viene proposta una sinergia tra noi e loro, utilizzando il filtro della "qualità della vita". Etica e scienza ci confermano che tutti gli esseri senzienti possono condurre una vita buona o cattiva, migliore o peggiore, che hanno diritto non solo a non soffrire, ma anche ad avere esperienze piacevoli ed esaudire le loro aspettative. Riflettendo sulle definizioni di "benessere animale", alla luce delle scoperte sullo sviluppo neurologico e la mente degli animali, non possiamo più accontentarci di fornire protezione e cura, ma dobbiamo garantire loro una vita dignitosa in ogni circostanza.