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Da Berlino a Cuba, dal Vietnam a Pechino, dall'Indonesia a Praga, gli anni sessanta del Novecento sono stati tra i più densi di contrasti, conflitti e crisi potenzialmente catastrofiche. Eppure, a differenza del decennio precedente, quegli anni sono stati percepiti dai contemporanei, e poi ricordati nel mezzo secolo successivo, come il periodo della coesistenza pacifica e della distensione tra i blocchi contrapposti. Il libro, servendosi delle più importanti fonti disponibili sulla politica estera, ricostruisce i diversi e contrastanti percorsi politici che hanno accompagnato il passaggio dal mondo apparentemente bipolare degli anni cinquanta alla realtà multipolare dei decenni successivi, e s'interroga su come sia profondamente mutata la percezione del "nemico" globale.