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"In questo numero si cerca di portare in luce i complessi collegamenti strutturali e storico evolutivi tra teologia e corpo politico che si realizzano nella legge. L'ottica con cui viene affrontato il tema di Diritto e Religione è quindi quello della Teologia politica. In particolare il discorso sia articola sul triplice piano individuato da Bockenforde distinguendo le ricostruzioni in termini di teologia giuridica, teologia appellativa e teologia istituzionale: la prima per tracciare la derivazione di concetti giuridici da altri concetti originariamente teologici; la seconda per richiamare l'istanza di conversione politica di idee teologiche; l'ultima per porre i luce il dimensionamento religioso delle istituzioni. Nei saggi che seguono sarà possibile rintracciare soprattutto due modi di intendere la teologia politica che anteticamente contrappongono il pensiero di Carl Schmitt e di Jan Assman. Modi che segnalano il divenire politico di concetti religiosi fondamentali, onde è in questa misura possibile sostenere che lo spirito del diritto nasce dallo spirito della teologia, ma anche, al contrario, che la successiva legittimazione del potere sovrano si compie attraverso la teologizzazione dell'esercizio del potere politico, consegnando proprio alla comunità dei giuristi il ruolo primario di costruzione concettuale di questo processo." (dall'editoriale)