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Un nucleo consistente di comunisti italiani giunge in Russia dopo le leggi eccezionali del novembre 1926. Sono operai, contadini, semplici militanti che vedono nella Russia dei Soviet il mondo nuovo, il paese del socialismo al potere. In tutto sono circa seicento persone. Chi sono? Cosa cercano? Per rispondere a queste domande, una fonte ricca sono le memorie, biografìe, autobiografìe dei comunisti italiani, che giungono in Russia per costruire il socialismo esponendosi a rischi e ad enormi sacrifici. Le memorie dei comunisti italiani, rimaste inedite o pubblicate dopo il '56, sono oggi una fonte originale per leggere i grandi eventi che segnano gli anni Venti e Trenta del Novecento alla luce delle esperienze, spesso sommerse o volutamente occultate, dei semplici militanti comunisti. Da queste pagine viene fuori inoltre una storia parallela del PCI.