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Pubblicate nel 1956 dalla casa editrice Einaudi, le Fiabe italiane costituiscono la prima raccolta di fiabe popolari estesa all'intero territorio nazionale. L'antologia, curata da Italo Calvino, rispondeva all'esigenza di dare unità alla tradizione folklorica italiana, riunendo e traducendo i testi fiabeschi fino ad allora reperibili solo all'interno di pubblicazioni a carattere regionale. Negli anni in cui nel nostro paese rinasceva l'interesse per il folklore, il gruppo Einaudi si impegnò a ritagliare il profilo di un "Grimm italiano", che riscoprisse il materiale tradizionale guardandolo con l'occhio del poeta senza dimenticare lo scrupolo di tipo filologico, ma rinarrando i testi con la propria voce. Attraverso la documentata ricostruzione dell'ambiente culturale in cui è nato il progetto editoriale, degli scopi e dei criteri con cui Calvino ha lavorato, ma soprattutto attraverso il confronto tra alcuni testi calviniani e le fiabe originali, viene proposto un itinerario che ha lo scopo di rintracciare lo stile di Calvino nei testi. Anima il percorso l'intento di far emergere che le Fiabe italiane possono essere considerate non solo le fiabe della tradizione popolare italiana, ma anche le fiabe di Calvino.