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Nel Natale del 2001 a Buenos Aires esplode la piazza, il "cacerolazo". In un mese cambiano cinque presidenti. Dal 1999 risorgono nazionalismo e populismo in un paese dalla lunga tradizione democratico-liberale, il Venezuela, e lo Stato riassume un ruolo dirigista. Due risposte uguali e contrarie al prevalere della "legge bronzea del mercato", alle minacce del neoliberismo al neoliberalismo. Può l'efficienza economica sposarsi alla giustizia sociale e distributiva, il mercato alla democrazia? Esistono alternative al divorzio fra economia e politica? Il volume prova a dare una risposta a questi scottanti quesiti.