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Una sera d'inverno, una vecchia mendicante gira per le strade di New York in cerca di un riparo, quando una donna apre la porta della sua pasticcerìa e la invita a passare li la notte. La mattina dopo, la mendicante è scomparsa, lasciando in dono un libro illustrato. In breve tempo, la pasticceria diventa la più frequentata della città, perché da quel giorno i dolci non sono solo deliziosi: i biscotti curano i reumatismi, le gallette migliorano l'umore e la torta paradiso fa dimagrire... finché, un giorno, il libro sparisce. Walter odia le parole. Soffre di un disturbo che gli impedisce di articolare bene i suoni e, un giorno, stanco delle prese in giro dei coetanei, ha smesso di provarci. Ha deciso di chiudere la bocca e aprire gli occhi. Adesso, a dodici anni, Walter osserva e nota cose che sfuggono alla maggior parte delle persone, distratte da chiacchiere inutili. Ed è diventato bravissimo a ritrovare le cose perdute. Ecco perché, quando il libro della madre scompare, lui si lancia nella ricerca con l'aiuto del suo unico amico, Milton, un Labrador grassoccio e intraprendente. Insieme, Walter e Milton si avventurano negli angoli dimenticati di New York, incontrando persone che per gli altri sono invisibili: dalla donna che tutte le mattine raccoglie le lattine per strada a una coppia delusa dal mondo, che si è ritirata in un stazione abbandonata della metropolitana. Grazie alle loro storie, Walter scoprirà generosità e speranza, solitudine e rimpianti, ma soprattutto capirà che la vita è un dono troppo prezioso per guardarla scorrere. E così riuscirà non solo a trovare le magiche pagine del libro perduto, ma pure la forza di aprirsi agli altri e di dare voce ai suoi sogni. È capitato a tutti noi di avere l'impressione di aver perso qualcosa, di sentirci soli e incompresi. Questo romanzo ci ricorda che, nonostante tutto, c'è tanta speranza nel mondo. E che basta avere il coraggio di guardarsi intorno con occhi nuovi e ascoltare il nostro cuore per ritrovare ciò che abbiamo smarrito.