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Nelle città rurali della Mauretania, nelle fattorie dei vignaioli dell'Armenia, nelle valli dell'Indo e sul litorale di Alessandria d'Egitto: ecco dove è da cercare l'opera dell'Impero romano. Ancora oggi esistono regioni dell'Oriente e dell'Occidente per le quali l'epoca imperiale costituì un grado di buongoverno che non venne mai più eguagliato. Roma, camminando sulle orme di Alessandro, soggiogò e incivilì il mondo. Nell'"Impero di Roma" Theodor Mommsen raccolse magistralmente quanto la tradizione e i monumenti offrivano per ricostruire - "con la facoltà immaginativa che è madre così della poesia come della storia" - il quadro dell'Impero dagli albori fino a Diocleziano, colui che istituendo la tetrarchia mutò per sempre il volto dell'ordinamento imperiale: con lui si suggella questa narrazione. Spagna e Gallia e Bretagna, regioni del Reno e del Danubio, Grecia e Asia Minore, il territorio partico dalla Siria all'India, e ancora l'Arabia, la Giudea, l'Egitto, le province africane: vengono descritti gli eventi della storia politica e militare ai confini settentrionali dell'Impero, le istituzioni e l'amministrazione civile in Germania, la cultura ellenica, i costumi e malcostumi delle civiltà presso l'Eufrate, le filosofie e le religioni delle satrapie orientali, le feste e i culti sul Nilo, la vita cittadina e l'agricoltura dei popoli d'Etiopia, le industrie e i commerci dei Berberi, le lingue in uso a Gerusalemme.