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Una vita di corsa, bruciata in appena trentasette anni votati al cinema passione e ossessione, musa e mentore, disperatamente inseguito e intensamente vissuto. E poi teatro, televisione, amore, sesso, uomini, donne, alcol, droghe... Regista radicale, outsider del Nuovo cinema tedesco, sceneggiatore precocissimo, teatrante geniale, attore dal talento multiforme, avversario di compromessi e soluzioni facili, Rainer Werner Fassbinder negli oltre quaranta film girati in soli tredici anni accetta il rischio di non piacere. Si fa dare dell'antisemita, dell'antifemminista, del detrattore della causa omosessuale pur di restituire un ritratto il più possibile autentico della sua realtà. La vita è per lui arte e storia: aggressività e violenza - componenti imprescindibili del privato - riflettono i conflitti che esplodono nella società, indici di un male tutto occidentale in un'Europa nettamente spaccata fra Est e Ovest. Fassbinder vuole scrivere un pezzo indimenticabile di storia del cinema e ci riesce. Combinando linguaggio formale e modalità narrative dei melodrammi e dei film gangster hollywoodiani, si confronta con il passato nazista, con il miracolo economico, con il terrorismo della Raf. Quella di Jürgen Trimborn è la prima biografia del cineasta tedesco. Trimborn ha raccolto le parole di Fassbinder e i ricordi dei suoi amici, ha setacciato ogni archivio per costruire un ritratto smisurato e trasgressivo che lascia parlare fatti, documenti e film.