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Le macerie del 12 gennaio 2010 e le macerie dell'anima haitiana segnata dalla fragilità dell'esistenza. Vite sospese, da sempre soggette all'arbitrio del caso e del potere. Tendopoli e bidonville. Piccoli commerci nelle strade. I volti e i gesti quotidiani del dopo terremoto, fissati nelle immagini di Carlo Cerchioli e raccontati da Roberto Di Caro nella trama di una storia di uomini-spettro e spiriti vudù, gang criminali e truppe delle Nazioni Unite, preti dittatori e organizzazioni umanitarie.