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Questo numero di "Filosofia e questioni pubbliche" è concepito come un volume unitario, interamente dedicato al non profit. Il filo che collega tra loro gli articoli è ricostruibile nel nesso tra la crisi di una delle più importanti istituzioni dello stato moderno, lo stato sociale, e l'affermazione sempre più significativa delle organizzazioni non profit. Il legame fra queste due realtà sociali, il welfare state e il non profit, o terzo settore, presenta aspetti complessi, nonché controversi, che ha richiamato l'attenzione degli studiosi di varie discipline. I contributi raccolti hanno inteso mettere in risalto la rilevanza filosofica dei problemi trattati. L'articolo di Martha Minow inquadra la recente nascita del settore non profit legandola alle idee di società civile e di pluralismo. Il Simposio, a cura di Laura Bazzicalupo e lngrid Salvatore, prova ad articolare le nozioni centrali sottese alle prestazioni assistenziali del welfare, quali la redistribuzione, i fenomeni di dipendenza, in termini biopolitici o in termini di trappola della povertà, la partecipazione, l'empowerment. Pierluigi Sacco e Luca Zarri, prendono in esame varie risposte alla domanda "perché esiste il settore non profit?", richiamando l'attenzione degli economisti sui beni relazionali, che tornano anche nell'intervento di Ivo Colozzi. Ota de Leonardis e Lavinia Bifulco esaminano le nuove tendenze in atto nelle politiche sociali, su materie come qovernance e attivazione della partecipazione.