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Victor Stoichita e Anna Maria Coderch partono dai "Capricci", la serie di immagini grottesche e violente in cui Goya smaschera vizi e ipocrisie della sua epoca, per analizzare l'opera dell'artista ma anche l'immaginario di fine Settecento, nel quale predominano i concetti di "rivoluzione" e di "carnevale", entrambi rivolgimenti di un ordine costituito. In quest'opera vengono presi in esame temi e immagini ricorrenti come i mondi alla rovescia, in cui le gerarchie tra servi e padroni, tra uomini e animali, maschile e femminile sono invertite; ma anche i mondi visionari di de Sade, attingendo da un vasto patrimonio di fonti che spaziano dai miti classici alla satira politica, dalla chimica alla letteratura carnascialesca.