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Nella guerra rivoluzionaria la vittoria si conquista fuori dal campo di battaglia, nel cuore del paese nemico: è questa la lezione che i paras francesi hanno imparato in Indocina e che cercheranno di mettere in pratica in Algeria. Basato su vicende realmente accadute, un grande classico della letteratura di guerra. Dopo I centurioni, un nuovo capitolo delle imprese degli uomini del colonnello Raspéguy. Al ritorno dall'Indocina, dove hanno affrontato la drammatica prova dei campi di prigionia vietminh, i compagni del capitano Esclavier e di Boisfeuras sono coinvolti in un nuovo conflitto, tra le montagne e il deserto d'Algeria. Dopo tante sconfitte questa maledetta guerra la vogliono vincere. Ad ogni costo. Mandati a reprimere la ribellione algerina con tutti i mezzi possibili, i paras francesi fanno tesoro della lezione sulla guerra rivoluzionaria imparata in Indocina. Da centurioni, schierati a difesa dei confini dell'impero francese, si trasformano in pretoriani: la morte di uno di loro li trascina a oltrepassare il quadro dell'azione militare e a "fare politica". Niente sembra sbarrare la strada a questo torrente in piena di uomini determinati, nemmeno la classe politica francese che, ad Algeri o in Francia, aveva pensato di servirsi di loro. Il piano dei pretoriani, incompreso e sconfessato dalla politica, è destinato a fallire. Per gli uomini di Raspéguy il destino è quello di diventare "soldati perduti".