Tab Article
Durante il Secondo conflitto mondiale, nelle settimane successive all'entrata in guerra degli Stati Uniti, decine di mercantili in partenza dal porto di New York diretti in Europa per rifornire gli Alleati vennero affondate da sommergibili tedeschi e italiani durante la traversata dell'Atlantico. Il Nis, l'intelligence della Marina, accertò che il nemico era informato da lavoratori del porto e si rivolse al sindacato degli scaricatori, controllato dalla mafia, per bloccare il flusso di informazioni. È l'inizio di una collaborazione tra i servizi segreti americani e Charles "Lucky" Luciano, al secolo Salvatore Lucania, in carcere dal '36 ma ancora il boss dei boss della costa orientale. Un'"alleanza perversa" che bloccò il sabotaggio nel porto di New York e poi proseguì nell'organizzazione dell'"operazione Husky", favorendo lo sbarco americano in Sicilia. Sulla base di documenti ufficiali, questo libro ricostruisce la vicenda delle trattative tra Stato e mafia durante la Seconda guerra mondiale, da cui emerge un ritratto a tutto tondo di Lucky Luciano, dall'infanzia tra le gang di New York sino all'estradizione dagli Stati Uniti in Italia, dove, grazie alla collaborazione dei fedelissimi Vito Genovese e Calogero Vizzini, cominciò una nuova fase della sua carriera criminale.