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Il nostro sistema di civiltà globale è in pericolo. Inquinamento, aumento delle emissioni di gas serra, scioglimento dei ghiacciai e desertificazione stanno distruggendo la vita della Terra. I dati sono allarmanti: ogni giorno nel mondo muore di fame un bambino ogni 6 secondi, dal 1970 al 2009 la popolazione mondiale è passata da 3.7 a 6.9 miliardi di persone, nel 2046 saremo 9 miliardi. Di questo passo il pianeta non reggerà. Nonostante ciò l'uomo non impara davvero a guardare la Terra secondo un'ottica ecologista e soprattutto attenta ad altre forme di vita che sono un riflesso dello stato di salute del mondo: ad esempio le scimmie, gli animali a noi più vicini, con cui per milioni di anni abbiamo condiviso ambiente naturale e cibo. Questo libro prosegue e aggiorna il discorso iniziato con Il mondo in bilico (2008), con lo studio di alcuni Paesi in via di sviluppo appositamente visitati dall'autore, non solo sotto il profilo naturalistico, ma anche economico e politico: Laos, Viet-Nam e Cambogia per l'Asia, Bolivia e Perù per il Sud America, la zona del Monte Abu in India (Rajasthan), Botswana e Mozambico per l'Africa. Di tutti questi Paesi sono analizzati le specie di scimmie ancora viventi, quelle in pericolo di estinzione e i progetti di conservazione primati, al fine di allertare i governi locali sui rischi che corre il loro territorio.