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Figura che ancora oggi si presta a letture opposte quando non contraddittorie, la personalità di Giuseppe Mazzini, in questa rapida antologia, è ricostruita con particolare attenzione agli aspetti europei della sua azione e del suo pensiero. Primula rossa e autentico incubo per i governi reazionari dell'età della Restaurazione, l'agitatore genovese, nell'arco di una vita completamente dedita alla causa italiana, incarna al massimo grado il cambio di marcia che all'inizio degli anni Trenta si verifica tra i patrioti italiani, quando i troppi attendismi e gli altrettanti particolarismi della fase iniziale del Risorgimento nazionale lasciano libero campo a scelte più radicali e quindi unitarie. Consapevole dello stretto legame fra la dimensione nazionale e quella internazionale, Mazzini è quasi da subito convinto che il successo della rivoluzione non può prescindere da un contesto favorevole. Si tratta di affiancare alla rivendicazione di un nostro primato una sorta di nobile gara fra popoli del vecchio continente, da intendersi, però, in termini collaborativi e non antagonistici. È un'impostazione segnatamente democratica della questione nazionale. Il carattere aperto della sua riflessione politica si coglie bene nell'insieme degli scritti del genovese.