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La Belle Époque italiana ha avuto un protagonista indiscusso: il capitano Federico Caprilli. Un uomo che ha segnato in modo indelebile la storia dell'equitazione rivoluzionando radicalmente il modo di stare in sella e ha imposto un metodo che nel giro di pochi anni sarebbe stato adottato dalle Cavallerie di tutto il mondo. Ma il fondatore dell'equitazione naturale non è stato solo un ufficiale capace di sfidare la consuetudine e le gerarchie, è stato anche un irresistibile tombeur de femmes, in gara con D'Annunzio in quanto a conquiste altolocate, avventure estemporanee, amori impossibili. La vita di Caprilli per la prima volta viene raccontata attraverso una precisa ricostruzione storica e testimonianze fotografiche inedite. Il ritratto di un uomo fuori dal comune che è stato il simbolo di un'epoca magica, rivoluzionaria e reazionaria, affascinante e foriera di drammi, scintillante come un ballo a corte e inconsapevole della sua decadenza.