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Tra i libri autobiografici dedicati alla partecipazione italiana al Primo conflitto mondiale quello dell'alpino Edgardo Rossaro si distingue non solo per la profonda umanità, ma anche per l'efficace scrittura che ci fa rivivere uomini e luoghi di un tragico periodo della nostra storia. Vercellese di nascita, Rossaro (1882-1972) viene scartato alla leva per insufficienza toracica, ma a trentatré anni si arruola fra i Volontari Cadorini. Il suo è un racconto alpino in senso militare e in senso paesaggistico. Il Peralba, le Tre Cime di Lavaredo, il Monte Cavallino e il Monte Piana, Cima Undici e la Croda Rossa sono parte integrante di queste pagine, che vedono protagonisti soldati di un esercito destinato in gran parte a sacrificarsi per la nazione. Soldato e pittore, queste sue memorie sono rese ancora più efficaci dall'inserimento di disegni che fece all'epoca e dalla riproduzione di alcuni suoi quadri.