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Agli albori degli anni ottanta l'attenzione di Wal privilegia quell'ambito fumettistico che sfocerà nell'adesione al gruppo dei "Nuovi-nuovi" di Renato Barilli. Sarà quindi la volta dei futuristici vortici delle "api", un turbine di gesti e di segni da placare nell'astrazione geometrica che dal 1987 va a occupare il corpo stilizzato di animali ritagliati nel legno. A partire dal 1990 avviene l'ultima, decisiva rivoluzione creativa: entra in scena quel "putto" che diventa il protagonista assoluto delle sue opere rappresentate in questo volume e che Barilli dichiara essere "un putto pretenzioso, irriverente, malizioso, ma nello stesso tempo tanto dolce e paffutello come si conviene a ogni bambino". Questo protagonista compare nelle tele, nei disegni, negli acquerelli ma soprattutto nelle sculture colorate che ci invitano al sogno, alla stupefazione, alla riconquista di un mondo smarrito con l'infanzia da rivisitare con nostalgica ironia.