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L'universo di Salvatore Fiume (Comiso, 1915 - Milano, 1997) esplora il mito, la presenza del cavaliere e la calda sensualità femminile che approdano sulle immaginarie isole dell'artista, pronte ad accogliere anche gli archetipi teatrali di Medea, Prometeo e Norma. Con la sua sensibilità concreta e materica eppure preziosa, con la cromia densa ma brillante, Fiume destina alla Scala un numero cospicuo di allestimenti tra cui spicca il paesaggio pietrificato della Medea di Cherubini con Maria Callas.