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"Con questo edificio progettato con tanta intelligenza e passione dagli architetti Bassi e Boschetti, Torino avrà forse il più bello, il più originale, certo il più moderno museo d'Europa". Con queste parole Vittorio Viale, allora direttore dei Musei Civici di Torino, celebrava nel 1954 la Posa della prima pietra di quella che sarebbe stata la sede della nuova Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea. Inaugurata quasi mezzo secolo fa allo scopo di ricostruire la precedente sede museale distrutta nel 1942 durante un bombardamento aereo, il nuovo edificio interpretava nell'immediato dopoguerra un'orgogliosa volontà di ricostruzione ma soprattutto l'ambizione di offrire alla città e all'arte moderna uno spazio adeguato ispirato ai più aggiornati criteri di museografia internazionale. Chiusa nel 1981 per un intervento di restauro, dopo oltre vent'anni di raffinate proposte espositive che hanno attirato l'interesse del pubblico e il riconoscimento della cultura internazionale, la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea ha riaperto i battenti il 7 luglio 1993, radicalmente trasformata nella fisionomia e negli spazi. Dal paesaggio di gusto romantico alle vedute urbane, dalla scultura neoclassica a quella novecentesca, dal Realismo ottocentesco all'Astrattismo, fino alle più ardite avanguardie del secolo scorso, un percorso attraverso i momenti essenziali che hanno scandito la storia della Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino e della sua collezione.