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La notte del 10 settembre 1983, sul confine di Ventimiglia, un carico mortale di 41 bidoni di diossina - arrivati da Seveso - passa da un senatore italiano a un trafficante marsigliese, ex paracadutista. Pochi mesi dopo inizia una frenetica caccia in tutta Europa: dove erano finite le scorie dell'Icmesa? Quel giallo internazionale segna l'inizio della storia - che dura da trent'anni - dei traffici europei dei rifiuti. Il mondo dei trafficanti è fatto d'insospettabili uomini di affari. Come Giorgio Comerio, un esperto di mine marine che voleva affondare nei fondali le scorie radioattive. O come i manager di una società finanziaria svizzera che mandavano in giro vere e proprie circolari riservate alle aziende chimiche europee, annunciando la possibilità di far sparire i rifiuti tossici nei paesi africani. Hanno il volto di un semplice travet di La Spezia, il signor Franco, che passa le ore ad annotare su un'agendina nera codici indecifrabili e nomi che contano. Tutti loro s'incontrano, si scambiano favori, stringono accordi, si dividono i mercati. Andrea Palladino racconta come funziona questo sistema dove contano le agende piene di nomi e le contabilità in nero delle tangenti, attraverso le rivelazioni inedite di trafficanti di rifiuti e di collaboratori che vivono ancora oggi sotto copertura.