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Il volume si apre con un'ampia introduzione che presenta il 'razionalismo italiano', quell'insieme di correnti architettoniche che - partendo dal futurismo - si sono sviluppate in Italia negli anni Venti e Trenta del XX secolo in collegamento con il Movimento Moderno internazionale, proseguendo in vario modo in frange sino agli anni Settanta. Molti i protagonisti e le opere: dal palazzo della Rinascente a Roma di Franco Albini all'idroscalo di Pavia di Giuseppe Pagano, dalla Casa del Fascio a Como di Giuseppe Terragni alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze di Giovanni Michelucci, la casa elettrica di Bolzano e il complesso voluto da Olivetti per le Officine di Ivrea progettati da Gino Pollini, per citarne alcuni. Rosario De Simone restituisce gli aspetti salienti del dibattito architettonico italiano in quegli anni e, nelle schede di cui è composto il volume, illustra le realizzazioni dell'architettura razionalista nei diversi contesti urbani e regionali; le relazioni con la cultura architettonica europea; i principali settori dell'attività professionale nell'edilizia pubblica e privata; e analizza le poetiche dei protagonisti dell'architettura razionalista.