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Questo volume, il quarto della serie, conclude l'edizione integrale del corpus della corrispondenza intercorsa tra Benedetto Croce e Giovanni Laterza. Il periodo interessato - dal 1931 all'agosto del 1943, data di morte dell'editore - riveste straordinaria importanza e densità per i drammatici avvenimenti che segnano l'evoluzione politica e culturale della nazione, l'eco dei quali affiora in modo esplicito nelle lettere dei due uomini. Il regime fascista si trova, soprattutto a partire dal 1934, al culmine della propria parabola dittatoriale, e si intensificano nel carteggio i riferimenti alle misure restrittive e ai condizionamenti imposti all'attività intellettuale e alla sua produzione e diffusione attraverso l'editoria e la stampa. Un minaccioso susseguirsi di episodi lascia intendere come e quanto la casa editrice sia ormai, principalmente a causa del legame con l'"oppositore" Croce, nel mirino delle autorità, eppure il rapporto di reciproca fedeltà e amicizia, ormai quarantennale, tra il filosofo e il suo editore non ne risulta minimamente offuscato; anzi il legame che li unisce si manifesta semmai modo più intenso lungo le aspre vicissitudini degli anni della guerra.