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Non sono lontani i tempi in cui i contadini rappresentavano la maggioranza della popolazione europea. Le campagne, con i loro ritmi, le forme di produzione, l'organizzazione sociale, hanno mantenuto - si potrebbe dire fino all'altro ieri - un peso preponderante nella storia d'Europa. Fino a quando la moderna società industriale non è intervenuta a rimaneggiare bruscamente il quadro, minacciando la sopravvivenza stessa del mondo contadino e dell'ambiente naturale che vi ruotava intorno. Il possibile declino del ceto rurale, il pericolo della scomparsa degli antichi villaggi e i problemi della salvaguardia della natura e dell'ambiente sono oggi temi alla ribalta della pubblica opinione e sollevano due reazioni di tipo opposto, entrambe a rischio di banalizzazione: da un lato l'idealizzazione conservatrice della realtà contadina e dall'altro un orientamento critico che richiama gli aspetti oscuri delle forme di vita rurali.