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Dal Medioevo a oggi, Roma ha offerto all'Europa un bagaglio di modelli e di riferimenti che hanno trasformato la sua storia in un mito dai significati spesso antitetici fra loro. Impero e repubblica, autorità e libertà, sono i due poli principali attraverso cui si snoda la vicenda di un mito che non ha vissuto soltanto negli scaffali degli studiosi e tra le rime dei poeti, ma ha circolato nelle vene pulsanti della storia vissuta. Andrea Giardina e André Vauchez raccontano la presenza del mito di Roma all'origine delle idee politiche che ancora animano l'attualità e che affondano le loro radici in un passato lontano, accompagnando come un contrappunto la riflessione sulle istituzioni civili dell'Europa moderna. La concezione universalistica dell'impero medievale e del papato, la difesa delle libertà cittadine e dei valori dell'autogoverno, l'immagine trionfante della Rivoluzione francese e la vocazione scenografica del fascismo sono le principali tributarie del mito di Roma, così come lo sono stati tutti quei movimenti che, dalla Riforma protestante ai nazionalismi ottocenteschi e al nazismo, si sono riconosciuti in un'identità "antiromana". Fra riabilitazioni e cadute, fra entusiastiche adesioni e drastici rifiuti, il mito di Roma continua dunque a vivere di un destino alterno, nelle cui pieghe corre la strada maestra della nostra storia.