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Il clientelismo è davvero un carattere tipicamente italiano? In realtà si tratta di un fenomeno presente anche in democrazie più mature e consolidate. Nel caso dell'Italia, la preponderanza di questo tratto nella vita politico-economica del paese va ricondotta alla storica necessità di attivare e rafforzare - da parte dei gruppi politici del giovane Stato unitario emergente - reti di relazione sempre più estese, ai fini di una efficace raccolta del consenso. Se le radici dell'uso clientelistico sono da rinvenire nelle scelte razionali delle classi politiche del passato, così anche il suo superamento potrà solo essere il frutto delle scelte razionali delle classi politiche del presente e del futuro. Basandosi su un'analisi di tipo comparativo, questo libro evidenzia come le riforme istituzionali, volte a ridurre il clientelismo, possono essere efficaci solo in seguito a trasformazioni strutturali delle relazioni tra partiti e di questi con la società. Simona Piattoni compara la situazione politica italiana e quella americana e rintraccia percorsi storici e istituzionali analoghi, contrassegnati tuttavia dalla minore prontezza italiana nel cogliere e mettere a frutto le occasioni critiche di svolta.