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Il Vicino Oriente antico ha fatto uso sin dal terzo millennio di strumenti di valutazione e di pagamento: dell'orzo, in primo luogo, e poi dell'argento. Questo si afferma progressivamente come intermediario nell'ambito di organizzazioni economiche dominate dal modello della ridistribuzione, ma non secondo un processo lineare e crescente. Il passaggio alla moneta si realizza nel VII secolo in Asia Minore con le emissioni di pezzi di elettro coniati nelle città greche e nel regno di Lidia. Dall'Asia Minore l'uso della moneta si estende verso occidente per attestarsi in Grecia intorno alla metà del secolo VI e nei decenni successivi in Magna Grecia e Sicilia.