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A partire dall'ottobre del 2017, quando papa Francesco diede l'annuncio di un'Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per l'Amazzonia, le chiese cattoliche di 9 paesi dell'America del Sud si sono messe in moto, incontrate, confrontate. Le diocesi cattoliche e le prelature apostoliche di Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Perù, Suriname e Venezuela, hanno realizzato almeno 270 tra seminari, convegni e assemblee zonali, coinvolgendo più di 87.000 persone1. Vescovi, presbiteri, laici e laiche, animatori di comunità, religiosi e religiose si sono riuniti tra loro e con esperti e consulenti teologici, socio-antropologici, eco-ambientali; con leader di altre chiese cristiane e soprattutto con molti rappresentanti e autorità tradizionali dei popoli originari e di comunità di afrodiscendenti. Ma sono stati coinvolti anche animatori sociali ed esperti, abitanti negli insediamenti poveri e marginali delle grandi città, dei fiumi che attraversano come una rete inestricabile la conca amazzonica, delle zone rurali più o meno isolate. A tutti costoro era arrivato l'invito a mettersi in "cammino insieme" (traduzione letterale di "sinodo") per ascoltare...