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Come è noto, il Santo Padre con m.p. del 22 febbraio 2015 ha approvato gli statuti del Consiglio per l'economia, della Segreteria per l'economia e del Revisore generale, precedentemente istituito con m.p. Fidelis dispensator et prudens, del 24febbraio 20141. Tale approvazione, di natura sperimentale, è entrata in vigore il 1 marzo 20152. "Lo studio delle finanze pontificie in età contemporanea è un misto di imprecisioni, leggende e mistero". Non so quanto questo giudizio possa essere condiviso. Certo è che la creazione di nuovi organismi economici, dotati di statuti propri, sono un segno eloquente del tentativo di presentare in modo analitico la struttura economico-finanziaria della Santa Sede e di fornire a tutta la Chiesa un esempio di trasparenza e di correttezza nella gestione e nell'amministrazione dell'economia e della finanza.