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Ci sono due luoghi che, nell'infanzia di tutti, hanno esercitato uno straordinario potere educativo: la casa e la scuola. Si tratta di ambienti che seducono e impauriscono il bambino e che, storicamente, sono sempre stati gestiti dagli adulti. Per la loro vincolante forza materiale, la casa e la scuola hanno acquisito un grande valore simbolico che la letteratura per l'infanzia ha saputo cogliere e rappresentare. Chi non ricorda la casina dei Sette Nani, il castello della Bella Addormentata, la cantina di Barbablù, ma anche la capanna di Robinson Crusoe o quella dello Zio Tom? Nel mondo occidentale questi luoghi riflettono indubbiamente l'apogeo, le contraddizioni e la crisi della borghesia. Al loro interno si svolge la crescita sorvegliata delle nuove generazioni. La casa e la scuola sono le protagoniste di questo libro che, attraverso le ricostruzioni storico-critiche di accreditati studiosi, affronta la questione degli spazi educativi dal punto di vista della loro rappresentazione letteraria dell'Ottocento.