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Con la sua parodia dei Promessi sposi la critica manzoniana senza accorgersene ha spalancato le porte della sua dimora, consentendo a chi era in grado di vedere l'orrore finora così ben nascosto. La questione artistica sarebbe rimasta nella nebbia se Manzoni, con il suo capolavoro e soprattutto con la trappola nella quale ha fatto cadere per due lunghi secoli l'intera cultura ufficiale, non avesse creato le condizioni per un chiarimento radicale della situazione. Nello scandalo è coinvolta non solo la critica manzoniana ma l'intera cultura artistica: la questione manzoniana diventa così la questione dell'arte. Un'occasione unica per affrontare e risolvere finalmente i problemi politici, sociali, economici posti dall'arte, il suo ruolo nella società. Ai fini della spiegazione dell'incredibile infortunio, decisiva è stata la scoperta della reale biografia del Manzoni: una biografia sdoppiata come il suo romanzo. La critica è stata traviata, per effetto del suo DNA ostile alla natura dell'arte, da una manovra diabolicamente truffaldina del Manzoni, che ha costruito una falsa biografia ultracattolica destinata a trasformarsi in un potente pregiudizio.